Castagne

La castagna è un frutto che ha rappresentato per lungo tempo una delle fonti principali per l’alimentazione poiché piuttosto energetico grazie ai carboidrati complessi contenuti, alle proteine presenti in modeste percentuali e a una piccola quantità di grassi per lo più insaturi. Ricca di minerali e vitamine come potassio, fosforo, magnesio, calcio, ferro e vitamina B e C veniva considerata nel Medioevo “il cereale che cresce sugli alberi” viste le sue proprietà, può essere consumata fresca ed utilizzata per la preparazione di farine.
La castagna viene oggi impiegata anche per la preparazione di primi e secondi piatti, creme e di dolci tra i quali troviamo i famosi marron glacè, il montblanc e il castagnaccio. Da non dimenticare le tipiche caldarroste, cotte sul fuoco o al forno, da consumare nelle giornate autunnali.

Tra le varietà coltivate ai piedi del Monviso nelle località di Barge, Bagnolo, Envie, Revello, Sanfront, Gambasca, Martiniana Po e Paesana troviamo:

La Bouche de Betizac, una castagna che giunge a maturazione all’inizio del mese di ottobre. Si presenta di grandi dimensioni, dalla forma tondeggiante ed allungata verso l’alto con una buccia marrone scura e spessa mentre all’interno la polpa è di colore bianco crema. Meno saporita e dolce è ottima in cucina e si adatta bene per la preparazione di farina.

I Marroni, una castagna molto conosciuta in campo dolciario grazie al suo sapore più dolce e croccante, giunge a maturazione nel mese di ottobre. Si presenta di grandi dimensioni assumendo la tipica forma a cuore con una buccia marrone più chiara e sottile, con striature sul rossiccio mentre all’interno la polpa è più liscia e regolare.

La Marsol, una castagna che giunge a maturazione a fine settembre. Si presenta di dimensioni più ridotte rispetto alla Bouche de Betizac, e di forma ellittica-triangolare con una buccia di color mogano-rosso brillante. Saporita è ottima bollita o arrostita e si adatta bene per la preparazione di farina.

Altre varietà presenti e coltivate nelle valli del cuneese ricordiamo infine il Garrone Rosso, la Ciapastra e la Bracalla.